Sessualità e serie tv: così gli adolescenti fanno educazione sessuale

In questo periodo difficile, in cui ci è stata imposta una libertà di movimento quasi del tutto azzerata per motivi di sicurezza della salute, molte famiglie si ritrovano a vivere una “convivenza forzata”, dovuta alla lunga permanenza di tutti i membri in casa, senza quelle ore di autonomia che erano dedicate alla scuola, al lavoro e agli hobby personali. Ora, genitori e figli si trovano fianco a fianco per lunghe ore, magari sull’unico divano di casa a gestire anche la programmazione d’intrattenimento dei mezzi multimediali, Televisore e computer.

Negli ultimi anni, si è diffusa a macchia d’olio l’abitudine di dedicare molto tempo ai telefilm e sono nate diverse piattaforme in cui trovare un numero imponente di contenuti, serie tv e film, che vengono visti anche dai giovanissimi.

Per citarne una tra le più famose, basta guardare la home page di Netflix per rendersi conto dell’offerta che si trovano davanti i nostri adolescenti e preadolescenti, nella scelta di trame e personaggi. Ma i genitori…sanno cosa guardano i figli?

La sessualità, sulla tv “a pagamento” è di sicuro meno censurata dei canali pubblici di sempre, che tramite i bollini rossi, esercitano un minimo di “parental control”. Così non è naturalmente sulle app che si installano anche sugli smartphone e che contengono contenuti di ogni genere, con scene di sesso anche molto esplicite.

Alcune serie TV, come ad esempio la famosa serie “Sex education” , forniscono non solo uno spaccato della gioventù americana, presa nella sperimentazione del corpo proprio e altrui, ma anche dei nostri adolescenti e sdogana liberamente il tema della masturbazione, dei primi rapporti sessuali, della fluidità di genere e delle disfunzioni che possono riguardare l’aspetto della sessualità, già da giovanissimi. Nella serie infatti, il figlio di una psicosessuologa professionista, fornisce consulenze sessuali ai coetanei a scuola, mentre egli stesso cerca di superare l’inibizione alla masturbazione e la difficoltà a lasciarsi andare al piacere sessuale. sex-education-2-recensione-nuova-stagione-serie-netflix-recensione-v2-46831-720x720

Una serie tutta dedicata ai nostri giovani adolescenti è invece Baby, ambientata nella  Roma bene, in cui le ragazze di una scuola in riferimento alle “parioline” che fecero scandalo qualche anno fa, vendono prestazioni sessuali in cambio di denaro.baby-2-netflix-k3UH-U315022120095eE-1224x916@Corriere-Web-Sezioni-593x443

Sempre in una scuola, si snoda invece la vicenda della serie spagnola Elite, che intreccia la soluzione di un’indagine per omicidio alle storie personali dei protagonisti tra scene sessuali esplicite, scambi di coppia, relazioni omosessuali e limitazioni religiose.

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In molte di queste serie, emerge come le app per incontri siano un canale privilegiato per le relazioni sessuali. ma anche serie TV che si basano su altre trame, non sono scevre da scene di sesso esplicito (penso ad esempio a La casa de papel o Suburra).

Infine, per citare anche la piattaforma Sky, non è passata inosservata la serie TV “Euphoria”, manifesto della generazione 3.0 dedita alle app di dating, feste a base di droga e alcol e gender fluid. euphoria-possibile-cover Nella programmazione di Sky Atlantic , la serie viene mandata in seconda serata, e non è difficile capire il perchè: le scene di sesso sono a livello di soft-porn, così come sono espliciti i dettagli sull’assunzione di droghe, il tutto su uno sfondo di genitori distratti, assenti o abusanti. Lo spaccato giovanile che propone è sicuramente preoccupante in quanto emerge il disagio psicologico profondo e il bisogno di figure di riferimento sicure e amorevoli. E’ una serie Tv coniata da adulti, che dovrebbe riferirsi sicuramente ad un pubblico ADULTO e consapevole delle riflessioni che dovrebbe generare la sua visione, ma siamo certi sia così?

I numeri e l’eco mediatico ci suggeriscono altro, ed è per questo che i genitori, specialmente in questo periodo storico, in cui i ragazzi si ritrovano in una sorta di ritiro sociale forzato, di isolamento e immersione totale nei social, non possono lasciare che siano le serie tv ad istruire i figli sulla sessualità, poichè come abbiamo più volte ripetuto manca tutto l’aspetto dedicato all’affettività. Ricordiamo che, per quanto complesso e sicuramente imbarazzante, la soluzione migliore non è cambiare canale o mandare avanti le scene di sesso davanti ai figli, perchè rimandiamo l’idea che l’intimità sia qualcosa di vietato, di cui vergognarsi e di cui “non si deve parlare”. Questo atteggiamento ci allontana da un dialogo costruttivo, non ci rende delle fonti preferenziali per gli adolescenti, che ovviamente per evitare imbarazzi o rifiuti si rivolgeranno agli amici, o alla rete, rischiando di reperire informazioni scorrette.

Se proprio non si vuole parlare esplicitamente di sessualità ai figli, si può fare perno sull’aspetto affettivo delle relazioni, o semplicemente anche avere un atteggiamento neutrale e rilassato nei confronti di una scena di sesso è preferibile e più  costruttiva.

Il dato certo, che i genitori devono tenere ben presente, è che se i giovani utilizzano queste piattaforme, sono sicuramente bombardati da messaggi sessuali espliciti, che “sanno” in materia di intimità e che quindi bisogna abbandonare l’idea che siano troppo piccoli per certi discorsi, perchè se fosse così, dovrebbe essergli vietato di avere accesso a determinati contenuti. Non lasciamoli soli nella scoperta di questo importante aspetto della crescita!

Per un approfondimento in materia di educazione affettiva e sessuali, per bambini, adolescenti e genitori, vi riporto gli articoli in cui ne ho già parlato!

 

 

https://tiresiablog.wordpress.com/2018/07/16/educazione-affettiva-e-sessuale-a-scuola-perche-litalia-ne-ha-urgente-bisogno/

https://tiresiablog.wordpress.com/2018/05/25/adolescenti-sviluppo-e-sessualita-istruzioni-per-i-genitori/

https://tiresiablog.wordpress.com/2019/02/24/mamma-papama-come-nascono-i-bambinispiegare-la-sessualita-nella-primissima-infanzia/

 

Dott.ssa Sara Longari