Malattie sessualmente trasmissibili: come riconoscerle ed evitarle

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“Sesso: boom di gonorrea, papilloma e altre malattie sessualmente trasmissibili.”

“Infezioni sessualmente trasmissibili: a Napoli aumentano a dismisura tra i giovanissimi.”

“Boom malattie legate a sesso, +400% casi di sifilide dal 2000.”

“Allarme malattie sessualmente trasmesse, dieci casi di Hiv al giorno.”

Questi sono solo alcuni dei dati allarmati riguardanti le Malattie Sessualmente Trasmissibili (MST) emersi sulle principali testate giornalistiche. Si utilizza anche il termine Infezioni Sessualmente Trasmissibili (ITS) in quanto non è la malattia ad essere  trasmessa ma l’infezione che può causarla. Secondo il Ministero della salute “le infezioni sessualmente trasmesse (IST) costituiscono un gruppo di malattie infettive molto diffuse che interessano, a livello globale, milioni di individui ogni anno e la loro prevenzione rappresenta oggi uno degli obiettivi di sanità pubblica ad alta priorità. I giovani tra 15 e i 24 anni rappresentano la fascia di età molto più esposta allo sviluppo di queste patologie.” Tale dato viene confermato da più ricerche. Da una ricerca promossa da Skuola.net in collaborazione con la SIC (Società Italiana di Contraccezione) alla quale hanno partecipato settemila studenti tra gli 11 e i 25 anni è emerso che “un giovane su tre si dichiara sessualmente attivo, eppure inconsapevole delle misure di ‘sicurezza’ da adottare per la prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili o di gravidanze indesiderate. Non si farebbe, infatti, uso di preservativo o di altri metodi contraccettivi in un caso su 10 (11%) con percentuali che balzano fino al 42% fra i minori di 14 anni.” (link) 

Il rischio di contagio riguarda tutti coloro i quali hanno rapporti sessuali senza preservativo, quindi non protetti, anche con un solo rapporto consumato con portatori della malattia/infezione. Il rischio ovviamente aumenta nelle persone che hanno rapporti sessuali con più partner o rapporti occasionali: spesso il/la portatore/portatrice è del tutto ignaro/a di avere la malattia e trasmetterla senza volerlo.

Dunque, come prevenirne la diffusione? E’ possibile cautelarsi? Approfondiamo insieme l’argomento.

Malattie sessualmente trasmissibili (MST): cosa sono?

Sono malattie trasmesse da una persona all’altra principalmente per contatto sessuale vaginale, anale e orale colpendo organi genitali, vie urinarie, bocca e gola. Il contagio può avvenire anche attraverso oggetti usati durante il rapporto. Sono causate principalmente da germi, batteri, virus, piccoli parassiti o funghi che possono trovarsi nello sperma, nelle secrezioni vaginali e uretrali, nel sangue e sulla pelle. Alcune, inoltre, possono anche essere trasmette al feto durante la gravidanza o al neonato mediante l’allattamento.

Quali sono le principali MST?

In passato si parlava di malattie veneree, nome derivante da Venere, la dea dell’amore, e le più comuni erano la Sifilide e la Gonorrea. Più di trenta batteri e virus possono causare le MTS ma attualmente le più note e conclamate sono circa venti.

Le principali:

Candida: causata da funghi (genere Candida). Tra i fattori favorevoli la sua insorgenza troviamo la gravidanza, lo stress, consumo di molti zuccheri o molti alcolici, frequenti lavande vaginali, uso di antibiotici o cortisonici, diabete. Sintomi: nell’uomo si manifesta con arrossamento del pene, prurito, bruciore, patina biancastra sul glande (balanopostite); nella donna, invece, perdite biancastre non maleodoranti, bruciore nella minzione, prurito nell’area genitale (vulvovaginite).

Clamidia: causata dal batterio Chlamydia trachomatis. Nella fase iniziale la malattia è asintomatica. Colpisce prevalentemente le donne e se non trattata può causare una infiammazione pelvica con conseguente sterilità. Durante il parto, una donna infetta, può contagiare il neonato che può manifestare congiuntivite e polmonite. Sintomi: nelle donne si manifesta con perdite vaginali (leucorrea) o irritazione; negli uomini, invece, l’infezione può interessare l’epididimo (dotto collegato al testicolo), causando dolore, febbre, secrezioni, irritazione e prurito.

Condiloma: chiamata anche verruca genitale, associate ai tipi di virus dell’HPV (Papillomavirus). Si tratta di verruche, escrescenze della pelle o delle mucose, che colpiscono la zona genitale e l’ano e sono causate da microlesioni della cute o delle mucose. Sintomi: generalmente lievi, prurito o dolore, in base alla localizzazione e alla dimensione .

Epatite A, B, C:  infezioni del fegato causate dai virus:

  • Hav: Causato da alimenti e bevande contaminate. Può essere asintomatico o manifestare malessere, disturbi gastrointestinali, ittero, urine scure.
  • Hbv: Trasmesso attraverso il sangue (trasfusioni, contagio anche con oggetti di igiene personale). In genere è asintomatico o manifestare di sintomi delle Epatite A. Cronicizzandosi può causare cirrosi epatica e tumore al fegato.
  • Hcv: come per l’Hbv, si trasmette attraverso il sangue. È generalmente asintomatico. Nei casi di malattia conclamata si manifestano inappetenza, nausea, vomito, febbre, dolori addominali e ittero. Cronicizzandosi può portare a cirrosi epatica ed epatocarcinoma.

Gonorrea: causata dal batterio Neisseria gonorrhoeae. Sintomi: può colpire la cavità orale e la faringe con dolore alla gola e tonsille ingrossate. Nell’uomo può manifestarsi con prurito e dolore durante la minzione, arrossamento del meato uretrale e pus dal pene; nella donna, invece, può essere inizialmente asintomatica oppure manifestare dolore durante la minzione o perdita di secrezioni bianco-verdastre a livello genitale. Se non trattata subito può causare  la malattia infiammatoria pelvica con conseguente infertilità.

Herpes genitale: causata dal virus Hsv-2 e, raramente, dal virus che provoca l’infezione delle labbra (Hsv-1). Colpisce maggiormente le donne con il rischio di trasmettere l’infezione al neonato. Sintomi:  a volte asintomatica. Si manifesta con prurito e bruciore, vescicole che rompendosi si trasformano in ulcere che provocano dolore. Sono localizzate sul prepuzio o sulla vulva e vagina, ma possono anche interessare la zona  perineale, glutei e cosce.

Vaginosi batterica: infezione alla vagina causata da batteri, colpisce molte donne in età fertile. Si manifesta principalmente in periodi di particolare stress o quando si fa uso di antibiotici alterando la flora vaginale. Sintomi: può essere asintomatica o manifestarsi con perdite vaginali grigio-verdastre, fluide e a volte schiumose e maleodoranti.

Hiv-Aids: L’HIV è il virus che può portare all’ AIDS (sindrome da immunodeficienza acquisita). Attaccando le cellule del sistema immunitario, nel tempo, azzera le capacità di quest’ultimo di difendersi contro le infezioni. Si trasmette dalla persona infetta a quella sana con il rischio anche in gravidanza, parto e allattamento. Sintomi: febbre, malessere, dermatite, ingrandimento dei linfonodi, diarrea e dimagrimento. Successivamente i sieropositivi, seppur in maniera asintomatica, hanno il virus e possono trasmetterlo.  

Papilloma virus: Causato da Hpv (Human papilloma virus). Trasmesso per via sessuale ma anche da microlesioni presenti su cute e mucose. Sintomi: generalmente è una infezione passeggera e asintomatica.  Però può anche persistere negli anni riattivandosi a fasi alterne.

Pediculosi del pube: infestazione causata dal parassita Phthirus pubis che si annida tra i peli pubici, del petto e sotto le ascelle. Viene trasmessa mediante il rapporto sessuale, il contatto con lenzuola, asciugamani o abiti usati da una persona contagiata dai parassiti. Sintomi: animaletti simili ai pidocchi che causano prurito.

Scabbia: infestazione  causata dal parassita Sarcoptes scabiei. Sintomi: intenso prurito. La scarsa igiene e la vita comunitaria sono i principali fattori di rischio.

Sifilide: infezione trasmessa dal batterio Treponema pallidum. E’ trasmessa anche da madre a feto, trasfusioni e trapianti. Sintomi: Può essere asintomatica. Quando manifesta sintomi, nella prima fase presenta ulcera venerea indolore a livello genitale. Se non curata si passa al secondo stadio caratterizzato da eruzione cutanea, febbre, dolori ossei, diarrea, problemi al fegato, reni e sistema nervoso centrale. Dopo la guarigione, a distanza di anni, possono manifestarsi problemi al cuore, ossa, muscoli e sistema nervoso centrale con paralisi progressiva tipici del terzo stadio della sifilide.

Tricomoniasi: infezione causata dal protozoo trichomonas vaginalis . Sintomi: nell’uomo è generalmente asintomatica; nella donna, invece, può presentare perdite vaginali giallo-verdastre e maleodoranti, prurito, dolore vaginale e bruciore durante la minzione.  

Le MST, anche se spesso asintomatiche nella fase iniziale di contagio, se riconosciute e curate in tempo possono evitare al soggetto particolari stress all’organismo evitando, al contempo, la sofferenza psicologica che comportano. Generalmente vengono curate con creme, antibiotici e prodotti locali. Per questo, è importante rivolgersi al medico se si ha il sentore di aver contratto una MST. Queste, se non trattate, possono avere gravi conseguenze nel tempo e portare alla sterilità o comparsa di tumori.                                      E’ bene ricordare che nel caso di HIV, il virus che provoca l’AIDS (malattia), non esistono vaccini o cure particolari per guarire, si rimane a vita sieropositivi, ma ci sono farmaci in grado di bloccare il virus nella replicazione tanto da evitare il passaggio dal virus alla malattia.                                                                                                                                                 Inoltre, per tutte le MST, una volta contratta la malattia non si è immuni dal poterla contrarre di nuovo quindi è importante adottare sempre misure preventive.

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Dunque, come prevenire il rischio di contrarre una MST?

E’ fondamentale utilizzare il preservativo durante i rapporti sessuali: è l’unico mezzo in grado di evitare il contagio della maggior parte delle MST. Erroneamente si sottovaluta la sua azione protettiva non solo da gravidanze indesiderate. Deve essere indossato prima di entrare in contatto con gli organi genitali. In merito a ciò, da diversi anni, è in uso il preservativo femminile. L‘attenzione è anche rivolta alla prevenzione mediante vaccinazioni alla quale viene data importanza già nella preadolescenza.

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Infine, non deve essere sottovalutata la corretta alimentazione, evitando l’assunzione eccessiva di zuccheri e alcol, e l’abbigliamento comodo.E’ importante la pulizia e il rispetto delle norme igieniche, evitando l’utilizzo di asciugamani e biancheria intima in comune.

L’ allerta deve essere alta per tutti, soprattutto nella popolazione più giovane dove la percezione del rischio è ridotta al minimo a causa di scarsa informazione, poca sensibilizzazione e incoscienza mista a senso di onnipotenza che spesso pervade gli adolescenti e i giovani adulti. L’allarme aumenta a ridosso delle vacanze estive . Il Dottor Massimo Andreoni, ordinario di malattie infettive all’Università di Roma Tor Vergata ed ex presidente della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (Simit) dichiara che «normalmente, durante i viaggi e le vacanze, la possibilità di avere degli incontri sessuali occasionali aumenta. Non è un caso che, nel periodo successivo a quello estivo, si registri il picco assoluto annuale di pazienti in fatto di infezioni e malattie sessualmente trasmissibili». (link)

SIATE RESPONSABILI E PROTEGGETEVI… NON SOLO DAI RAGGI SOLARI!

TIRESIA VI AUGURA BUONE VACANZE!!!

 

Dott.ssa Teresa Marrone

 

NB: Immagini prese dal web

Link utili:

http://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_4.jsp?area=Malattie_sessualmente_trasmissibili

http://www.sicontraccezione.it/

 

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