Piccole donne crescono: sviluppo puberale e ciclo mestruale.

L’arrivo del menarca, pone le ragazze di fronte alla prova tangibile della crescita, non più bambine, ma future donne

 

Come-spiegare-primo-ciclo-mestruale

Nella vita di una donna il momento di sviluppo sessuale è una fase di passaggio carica di significati sociali e individuali, certamente non scevra da timori e dubbi, ma quasi sempre rappresenta un momento molto importante della crescita, non solo fisiologica, ma appunto psicologica e sociale: il riconoscimento proprio e altrui di avere un corpo con capacità procreativa. Vivere questa fase di crescita in maniera informata e consapevole, può aiutare le giovani ragazze ad affrontare un cambiamento corporeo e psicologico non indifferente, per questo è utile che vi sia un supporto della rete familiare che non alimenti tabù o credenze infondate, che non trasmetta il messaggio che il ciclo mestruale sia qualcosa di cui vergognarsi. Spesso molte ragazze hanno il loro primo approccio all’argomento “mestruazioni” proprio con il loro menarca, sono ancora pochi i genitori che preparano le figlie su questa tappa obbligata e le scuole, come sappiamo, non hanno programmi di educazione sessuale prima delle classi superiori, ossia quando quasi tutte le ragazze hanno avuto il menarca.

In questo articolo condividiamo alcune importanti informazioni essenziali sul funzionamento del ciclo mestruale e sui falsi miti che porta con sé.

La maturazione sessuale femminile si manifesta con il menarca (prima mestruazione) intorno ai 12-14 anni, ossia una perdita di sangue dalla cavità uterina  in seguito allo sfaldamento dello strato superficiale dell’endometrio, ovvero la  mucosa che ricopre la cavità interna dell’utero e che si rinnova ogni mese. Il ciclo mestruale si riferisce al tempo che intercorre tra il primo giorno di mestruazione e quella successiva, ha durata di 28 giorni circa, di cui quelli di sanguinamento durano 4-5.ciclo-mestruale-scarso-orig

Si divide in fasi caratterizzate da cambiamenti ormonali regolati dall’asse ipotalamo-ipofisi-ovaie. La fase follicolare è caratterizzata appunto dalla crescita del follicolo nelle ovaie che darà origine alla cellula uovo fecondabile. Durante la fase ovulatoria intorno al 14° giorno di ciclo, il follicolo scoppia rilasciando l’ovocita nelle tube, ed è lì che aspetterà di essere fecondato da uno spermatozoo. Nella fase luteale all’interno dell’utero si crea una sorta di “cuscinetto” deputato all’accoglienza dell’eventuale ovulo fecondato (l’endometrio si ingrossa in base alla combinazione di estrogeni e progesterone). Se la fecondazione non avviene, la mucosa dell’endometrio si sfalda e viene eliminata attraverso una piccola emorragia, la mestruazione appunto, che ha una durata come già detto di 4-5 giorni.

Questo evento naturale ciclico delle donne, non comporta alcuna particolare condizione di salute, i sintomi nei giorni di mestruazione possono variare da mal di testa e dolore addominale, fame intensa o sonnolenza e irritabilità, ma non c’è una regola precisa e i sintomi cambiano per ogni donna. Oltre che la parte strettamente pratica legata all’utilizzo degli assorbenti, all’igiene e ai sintomi, le ragazze che fanno questo passaggio hanno spesso molte curiosità e domande, che però trovano l’imbarazzo dei genitori o i tabù culturali.menarca-prima-mestruazione

Proviamo quindi a sfatare qualche mito:

Si può fare sport durante le mestruazioni?

Assolutamente sì, tranne in casi di malessere per sindrome mestruale, è possibile praticare qualsiasi tipo di attività fisica, evitando  d’estate le ore più calde della giornata (ma questa regola vale in generale per tutti).

Ci si può lavare? Ci si può fare il bagno al mare o in piscina?

Le credenze popolari secondo le quali durante i giorni di mestruazione non si possa toccare acqua perché le mestruazioni si “bloccano” (c’è chi non lava i capelli e non fa la doccia) sono oramai totalmente smentite, anche se ancora persiste qualche nostalgico/a di questa teoria nei piccoli paesi. Durante le mestruazioni il corpo femminile necessita ancora di più di cura ed igiene, proprio per l’utilizzo prolungato di assorbenti, oltre che per l’aumento ormonale che causa aumento di sudorazione, sebo e acne, quindi c’è ancora più bisogno di lavarsi! Per quanto riguarda la piscina o il mare,con l’utilizzo dei tamponi interni, non c’è nessuna controindicazione quando si hanno le mestruazioni: il famoso “blocco” del flusso può essere causato da una temperatura troppo fredda dell’acqua, che semplicemente restringe i vasi sanguigni facendo affluire meno sangue, ma dura il tempo di immersione e poi tutto torna come prima, discorso inverso per l’acqua troppo calda, ma comunque non è una regola fissa e soprattutto, non ha nessuna conseguenza sul ciclo!

Si possono usare gli assorbenti interni anche se si è vergini?

La risposta  è sì. L’inserimento di un tampone non equivale affatto alla penetrazione del pene che si ha con il rapporto sessuale. Il tampone infatti è esponenzialmente più piccolo del pene maschile: per questo l’uso degli assorbenti interni non fa perdere la verginità. Inoltre l’imene non è una membrana chiusa, ma presenta una piccola apertura tramite la quale transita anche il sangue mestruale. Proprio in corrispondenza di questa apertura si posiziona spontaneamente il tampone.

Si possono avere rapporti durante il ciclo mestruale?

Non c’è nessuna controindicazione medica, dipende da una questione puramente personale della coppia, poiché le perdite di sangue possono creare imbarazzo o fastidio.

Si può rimanere incinta se si hanno rapporti sessuali durante le mestruazioni?

Sì, anche se è statisticamente più difficile, non è impossibile, poiché gli spermatozoi possono vivere all’interno dell’utero anche 4-5 giorni, quindi in presenza di cicli irregolari, l’ovulazione potrebbe avvenire in anticipo dando la possibilità allo spermatozoo di fecondare l’ovulo. Perciò se si vuole scongiurare questa possibilità è sempre meglio utilizzare il preservativo. ciclo

Ancora oggi un evento così arcaico, naturale ed indispensabile alla prosecuzione della vita umana viene nascosto, se ne parla sottovoce, in televisione viene rappresentato con un improbabile colore azzurro e purtroppo tutto questo viene trasmesso di madre in figlia, creando una sorta di imbarazzo quando le bambine si trovano di fronte ad un passaggio che le identifica come donne biologicamente e psicologicamente.  L’arrivo del menarca, pone le ragazze di fronte alla prova tangibile della crescita, non più bambine, ma future donne. Questo però non significa che tutte reagiscano a questo evento nello stesso modo: crescere non è semplice, può essere difficile accettare di diventare donne quando si ha ancora voglia di giocare ed a 12-13 anni le ragazze sono ancora lontane dall’essere mature emotivamente e psicologicamente, per questo il supporto della famiglia e della scuola, nel rendere questo passaggio chiaro e senza preoccupazione o imbarazzo aiuta le ragazze a prendere coscienza del proprio corpo che cambia e si trasforma, senza bruciare le tappe della crescita ma arrivandoci gradualmente.

Dott.ssa Sara Longari

Bibliografia :

D. Dèttore, Psicologia e psicopatologia del comportamento sessuale. McGraw-Hill, 2001- Milano

M. Panzeri, Psicologia della sessualità. il Mulino, 2013 Bologna

A. Pellai e B. Calaba, Col cavolo la cicogna. Erickson. Trento 2009

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