Il Dolore come esperienza di Piacere erotico – sessuale estremo: il BDSM

La sessualità rappresenta l’insieme degli aspetti psicologici, sociali e culturali di un essere umano caratterizzata dall’espressione di fantasie, immaginazione, preferenze ed agiti dell’eros (Quattrini, 2015).

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Nel precedente articolo abbiamo introdotto le definizioni di Normalità, Trasgressione e Parafilia descritte da Quattrini (2015), il quale ha rimarcato l’importanza di individuare l’esperienza erotico – sessuale in un continuum che a differenti livelli può allontanare molti degli stereotipi socio-culturali che purtroppo vanno a rafforzare una “cultura ignorante” in favore di una promozione del benessere di tutti e per tutti. La seguente illustrazione rappresenta al meglio il continuum succitato:continuumSpecificamente, il primo step è rappresentato dalla normatività sessuale, intesa come aderenza ed appartenenza ad una specifica cultura e/o società, che spesso limita l’individuo nella vera espressione di sé. Il secondo step raffigura l’insieme dei comportamenti che si discostano dalla normatività socialmente condivisa, ovvero l’individuo decide di svincolarsi dagli stereotipi per riappropriarsi della propria personale espressione erotico – sessuale del piacere proprio e del/la partner, allo scopo di ottenere una gratificazione personale condivisibile con l’altro diverso da sé, che va oltre il discorso della procreatività. Dunque il primo passaggio naturale del continuum normativo – trasgressivo rappresenta l’esperienza dell’abbattimento dei tabù sessuali, confermato dalla apertura a nuove modalità di espressione erotico – sessuale che rappresentano diversi e significativi gradi di trasgressione, quali: l’utilizzo di sex toys; lo scambio dei ruoli sessuali; pratiche BDSM; poliamore e scambismo (Quattrini, 2015). Superato il confine della trasgressione si entra nell’esperienza parafilica, che è caratterizzata da una preferenza di un comportamento alquanto insolito che determina un’eccitazione sessuale, ma che comunque viene vissuto con serenità sia dall’individuo che dal/la partner. Viceversa, quando il comportamento parafilico mette in evidenza un particolare stato di distress e l’individuo manifesta conseguenze di disagio dal punto di vista sociale, lavorativo ed affettivo – relazionale, si entra nel vivo di un Disturbo Parafilico. Da ultimo, quando il comportamento sessuale atipico viene utilizzato dall’individuo con il fine ultimo di fare del male all’altro diverso da sé e dal quale non si ricava nessuna eccitazione e piacere erotico – sessuale, l’individuo rientra nei Sex Offender (Quattrini, 2015), pertanto gli ultimi due livelli del continuum necessitano dell’intervento clinico – terapeutico.

images (2)Il BDSM rappresenta una pratica erotico – sessuale estrema che si colloca nella dimensione trasgressivo – parafilica del continuum succitato, svincolata da controindicazioni e pericoli (Quattrini, 2015a).

L’acronimo BDSM raccoglie in sé una serie di significati specifici:

  • la B di Bondage, indica letteralmente “legame” sia di tipo fisico (l’utilizzo di corde, lacci, nodi) sia di emotivo – affettivo, ovvero uno dei partner accetta di farsi fare dall’altro tutto ciò che egli desidera.
  • La D di Domination, si riferisce al piacere di lasciarsi guidare nelle proprie esperienze, emozioni e sensazioni dalla volontà del partner che controlla l’esperienza erotico – sessuale. Ma la D indica anche Disciplina, ovvero il/la partner dominante impone le regole al/la partner sottomesso/a, che implicano una punizione nel momento in cui vengono disattese.
  • la S di Sottomissione, ma anche schiavitù e sadismo. In quest’ottica un partner si abbandona al piacere, donando sé stesso, lasciando che ogni sensazione e piacere siano guidate dall’altro. Le ragioni della sottomissione spaziano dal narcisismo (il partner sottomesso assume il ruolo di protagonista, tutto gira intorno a sé stesso); alla disinibizione (godersi in pieno la propria sessualità); alla deresponsabilizzazione; alla riappropriazione esperienziale; all’autoaffermazione (Ayzad, 2015).
  • La M di Masochismo si riferisce alle persone che hanno imparato a sperimentare attraverso la propria sensorialità, e all’interno di una situazione erotica, quegli intensi stimoli provocati da una sensazione di dolore, apprezzandoli positivamente.

Come evidenziato da Quattrini (2015), all’interno della coppia apertamente dominante/sottomessa è importante identificare il piacere come espressione del sentire: specificamente il Dom prova piacere non tanto nel far soffrire il partner, quanto nella conferma di poter attivare in se stesso e nell’altro, esperienze e  comportamenti di una sensorialità erotica, una dimostrazione di “possesso” assoluto. Il Sub, allo stesso tempo, non vive la sottomissione come emozione pura del dolore, bensì come facoltà concessagli di “sentire” il controllo del partner dominante, che si manifesta attraverso sensazioni difficili da ritrovare nella quotidianità o nell’esperienza sessuale convenzionale / normativa.

images (3)Ayzad (2015) ha descritto le regole fondamentali del BDSM basate sul rispetto; sull’educazione; sull’equilibrio; sul piacere e sul divertimento, allontanando gli individui da possibili pericoli. Tali regole sono basate su due principi: SSC (Sane, Safe and Consensual) e RACK (Risk – Aware Consesual Kink). Il primo rappresenta i concetti di Sano (evitare ogni danno di tipo fisico e psicologico al partner) Sicuro (evitare e prevenire ogni fattore di rischio tramite la conoscenza di sé stessi e del partner, ma anche avere chiari l’ambiente e il contesto di gioco, gli strumenti e la tecnica del gioco stesso) e Consensuale (conoscenza dei desideri e dei limiti propri e del partner). Il secondo fa riferimento alla consapevolezza dei partner circa il rischio che decidono di assumersi, in piena consensualità, durante le pratiche sessuali non convenzionali (RACK, letteralmente tradotto da Ayzad come “giochino erotico con i rischi di cui si è informati).

Gli elementi fondamentali sui quali il BDSM si erge sono i seguenti:

  1. Non esclusività: l’eros estremo è un bel gioco con cui arricchire il proprio repertorio sessuale, e che può benissimo essere praticato solo occasionalmente;
  2. Fluidità: i ruoli possibili non sono solo due, si può essere dominanti, sottomessi o switch, cioè passare serenamente da un ruolo all’altro a seconda del partner o dell’estro del momento.
  3. Rispetto: della persona con cui si entra in contatto, dei suoi sentimenti ed emozioni, della sua privacy e di tutto il resto;
  4. Comunicazione: elemento fondamentale in tutte le fasi del gioco: prima, per esplorare insieme le proprie fantasie; durante per stabilire un contatto ancora più profondo e stimolare l’eccitazione; dopo, per rivivere insieme l’esperienza e dirsi cosa è piaciuto di più e cosa meno in modo da rendere la prossima sessione ancora più bella;
  5. Negoziazione: si tratta di chiacchierare con l’altra persona e raccontarsi sinceramente quali fantasie erotiche si vorrebbero realizzare, quali sono le paure, i limiti e quali gli elementi indispensabili per divertirsi.
  6. Safeword: rappresenta un gesto e/o una parola che può essere utilizzata per porre fine al gioco appena le cose cominciano a diventare sgradevoli o non ci si sta più divertendo.

2016_01_21-BDSM-Brain-ILL-DQ_16-9-header1402640119Durante i percorsi di educazione sessuale per adulti, spesso, l’interrogativo che viene rivolto ai cultori della materia da parte di neofiti o del pubblico in generale, che faticano a comprendere quanto una situazione dolorosa possa essere considerata piacevole, risulta essere il seguente: “Dolore e piacere sono diametralmente opposti? Come si spiega tutto questo?” Il legame tra piacere e dolore è profondamente radicato nella nostra biologia. Da un punto di vista neuroanatomico, le aree cerebrali (sistema mesocorticolimbico) legate al piacere e quelle legate al dolore sono contigue ed interconnesse. Specificamente in una situazione di dolore, il sistema nervoso centrale rilascia endorfine (proteine ​​che agiscono per bloccare il dolore e funzionano in modo simile agli oppiacei come la morfina per indurre sensazioni di euforia) ed adrenalina, di conseguenza aumentando la frequenza cardiaca aumenta in maniera direttamente proporzionale la sensazione di eccitazione e di appagamento psicosessuale.

Tra le tante, quali sono le pratiche BDSM più diffuse?

0D39E58Lo spanking (sculacciata) viene praticato sulle natiche scoperte ed è vissuto dai partner come espressione di un’eccitante rappresentazione di dominazione e sottomissione tollerata socialmente soltanto all’interno dell’esperienza erotico – sessuale (Quattrini, 2015). Può essere eseguito dal Dom usando le mani nude o specifici strumenti che ricordano la “punizione” come slapper (impugnatura a cui è attaccata una paletta di pelle morbida o cuoio) o paddle (paletta rigida di differenti materiali utilizzata per segnare le natiche).

31741Il bondage si base su una serie di costrizioni fisiche realizzate con delle legature utilizzando corde, nastri, corsetti, bavagli, cappucci che vanno ad impedire la libertà fisica del movimento, del guardare, del parlare e dell’ascoltare.

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Il tickling è l’arte erotica di fare il solletico, una forma di tortura in cui l’individuo immobilizzato subisce una serie di stimolazioni delicate ma irritanti, al fine di aumentare la percezione delle sensazioni corporee e del piacere.

tramplingIl trampling è una delle pratiche più amate dai cultori dello schiacciamento, o comunque delle sensazioni forti, dolorose, estreme. Consiste nello schiacciamento dei genitali da parte della/del partner, a piedi nudi o calzando particolari tipi di scarpe; l’eccitazione è raggiunta dalla combinazione di dolore e umiliazione.

Concludendo, Quattrini (2015) sostiene che le pratiche BDSM pur rimanendo ancora di nicchia non sono poi così rare all’interno delle coppie, indipendentemente dall’orientamento sessuale. In particolar modo il BDSM va considerato semplicemente un interesse erotico sessuale associato ad una subcultura, che non evidenzia aspetti di tipo psicopatologico bensì la sessualità è vissuta senza particolari difficoltà, in altre parole è un’espressione del piacere erotico – sessuale, che seppur estrema, nulla ha che vedere con i comportamenti o Disturbi Parafilici. All’interno della comunità BDSM è possibile incontrare differenti personalità, che nel rispetto di se stesse e degli altri promuovono una cultura della diversità, una sessualità atipica e non convenzionale.

 

Dott.ssa Consiglia – Liliana Zagaria

Bibliografia

Ayzad. (2014). BDSM. Guida per esploratori dell’erotismo estremo. Roma: Alberto Castelvecchi.

Ayzad. (2015). I love BDSM. Guida per principianti ai giochi erotici di bondage, dominazione e sottomissione. Roma: 80144 Edizioni.

Quattrini, F. (2015). Parafilie e Devianza. Psicologia e psicopatologia del comportamento sessuale atipico. Firenze: Giunti.

Quattrini, F. (2015a). “Introduzione”. In Ayzad, I love BDSM. Guida per principianti ai giochi erotici di bondage, dominazione e sottomissione. (p. 4-9). Roma: 80144 Edizioni.

 

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